Ascolto dei giovani: nasce la "Carta del Diritto all'Innovazione"
Giovani, educazione e digitale: superare le restrizioni fini a se stesse per esercitare una responsabilità educativa all'altezza della situazione.
Quando si affronta il rapporto tra giovani, educazione e mondo digitale, troppo spesso la tentazione è quella di percorrere la strada più breve: il divieto. Lo abbiamo letto recentemente nelle dichiarazioni del Ministro dell’Istruzione e del Merito, che già altre volte ha proposto l’esclusione generalizzata dell’uso dei telefoni cellulari a scuola. Un provvedimento che, pur partendo da un’intenzione condivisibile, rischia di sospendere — più che esercitare — la responsabilità educativa propria della scuola come agenzia formativa. Vietare può essere semplice; educare, molto meno. Ma è proprio per questo che è necessario ripartire dall’ascolto, dal confronto e dalla partecipazione responsabile.
È un terreno che sta a cuore a ogni genitore e a chiunque abbia a che fare con il mondo dell’educazione. Non sono pochi, infatti, i casi in cui ciascuno ha dovuto fare i conti — a livello familiare, scolastico o personale — con gli effetti dell’interazione tra giovani e i contesti digitali, che si tratti di social network o più in generale dell’ecosistema tecnologico in cui siamo immersi.
Conseguenze che toccano il benessere personale, la concentrazione, la qualità delle relazioni, il senso critico. Ma non si tratta di un problema esclusivo delle nuove generazioni: anche il mondo adulto ne è ampiamente coinvolto. Le responsabilità sono diffuse e condivise, e proprio per questo non si può continuare a proiettare colpe sui più giovani, che restano germogli in fase di sviluppo, da accompagnare con attenzione e fiducia nel loro percorso di crescita.
In questa direzione si è mossa l’iniziativa di Skuola.net - il sito educational più seguito in Italia con oltre 6 milioni di utenti unici al mese -, che insieme a Meta ha realizzato una consultazione nazionale coinvolgendo circa 2.500 giovani tra i 10 e i 25 anni. Da questa è scaturita la Carta del Diritto all’Innovazione, un documento-manifesto che raccoglie i “desiderata” delle nuove generazioni e la loro visione (consapevole) della tecnologia.
Oltre i divieti, una visione responsabile del digitale
Stando all’esperienza realizzata, i giovani italiani dimostrano sostanzialmente di saper leggere con lucidità le opportunità e i rischi legati al digitale. Chiedono accesso, ma anche protezione. Rivendicano il diritto a una connessione equa, ma anche quello alla disconnessione volontaria, per evitare meccanismi di dipendenza.
Inoltre, sono consapevoli dell’importanza dell’intelligenza artificiale per il futuro, ma reclamano strumenti per sviluppare lo spirito critico necessario a non esserne dominati. In questo caso hanno parlato di “vaccino digitale”: un percorso formativo per riconoscere fake news e deepfake, rivendicato come diritto/dovere.
Le otto priorità della Carta
I giovani coinvolti hanno identificato otto priorità fondamentali, che delineano appunto una visione equilibrata e matura del loro rapporto con la tecnologia:
Diritto alla sicurezza delle piattaforme
La prima priorità riguarda la necessità che i fornitori di servizi digitali progettino esperienze adeguate all’età, controllando l’esposizione a contenuti dannosi per il benessere psico-fisico e finanziario.Diritto alla connessione
Vengono chieste politiche che garantiscano l’accesso universale alla banda larga, indipendentemente dal reddito familiare e dalla zona geografica, oltre a una rete capillare di connessioni gratuite nei luoghi pubblici.Diritto alla tecnologia giusta all’età giusta
Un equilibrio delicato tra protezione dei più piccoli e libertà di accesso per chi ha l’età appropriata, senza compromettere privacy e libertà individuale.Diritto alla disconnessione
Una richiesta altrettanto significativa riguarda piattaforme progettate per non innescare meccanismi di dipendenza, permettendo agli utenti di controllare il tempo di utilizzo.Diritto al “vaccino digitale”
Necessaria una formazione adeguata per riconoscere fake news e deepfake, sviluppando uno spirito critico che consenta di formare opinioni personali non condizionate da informazioni false.Diritto all’educazione digitale
Un chiaro messaggio contro l’approccio repressivo: privilegiare educazione e formazione per sviluppare un rapporto consapevole con la tecnologia.Diritto alla parità tecnologica
L’accesso alle tecnologie innovative più avanzate, come i modelli di intelligenza artificiale, per non creare svantaggi competitivi rispetto ad altri Paesi.Diritto alla partecipazione digitale
Il coinvolgimento permanente dei giovani nelle decisioni legislative e aziendali che impattano sulla loro esperienza online.
Una generazione che chiede di essere ascoltata
La Carta è stata presentata ufficialmente presso Binario F, competence center di Meta, alla presenza di numerosi rappresentanti istituzionali, tra cui Agcom, Garante Privacy, Polizia Postale, Governo e Parlamento.
Come ha sottolineato Daniele Grassucci, direttore di Skuola.net, “parlare di giovani e tecnologia senza ascoltare proprio loro è un errore che non possiamo più permetterci”. Una verità evidente, che oggi trova finalmente voce in un documento che merita attenzione e concretezza.
Ancora una volta emerge con chiarezza che in un’epoca in cui si dibatte su algoritmi, intelligenza artificiale e trasformazioni del lavoro, è cruciale che i giovani non vengano lasciati ai margini.
In questo senso, la Carta del Diritto all’Innovazione non si riduce a un mero esercizio di cittadinanza digitale ma diventa un invito a ripensare le politiche educative, tecnologiche e sociali con i giovani e non solo per i giovani.
L’ascolto, insomma, considerati i numerosi venti di guerra che accompagnano il nostro vissuto, si converte nella forma più alta di responsabilità. E spetta prima di tutto agli adulti cogliere questa responsabilità, con coraggio e lungimiranza.
Prima di salutarci vi ricordo il nostro 7º appuntamento con il Lessico dell’IA questo pomeriggio alle ore 16. Avremo con noi il prof. Massimiliano Padula (Pontificia Università Lateranense), con il quale affronteremo il tema della CONSAPEVOLEZZA. Ci si può ancora iscrivere qui.
Qui è possibile rivedere gli streaming precedenti:
A presto!